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Sotto l’Albero: Storie di Natale Inaspettate

Il periodo natalizio è permeato di allegria, gioia e calore. È il tempo in cui si riuniscono le famiglie, si scambiano regali e si godono i piaceri della tavola. Ma il Natale è molto di più: si porta con sé una miriade di storie che arricchiscono l’atmosfera con una magia unica, storie che raccontano dell’avvento della buona notizia, del dono dell’amore e dell’importanza della generosità. Questi sono i racconti di Natale.

Dire di Natale è anche dire del ricco corredo di storie che si tramandano di generazione in generazione e che contribuiscono ad accrescere il fascino di questa festività. Tra le più famose troviamo quella di Babbo Natale, figura indissociabile dal Natale, raccontata e rivista in multiple varianti in diverse culture e tradizioni.

Babbo Natale, conosciuto anche come Santa Claus, deriva da una figura storica reale: San Nicola di Myra, un vescovo del IV secolo. Le sue gesta di generosità e benevolenza, insieme alla sua capacità di compiere miracoli, hanno dato vita a questa figura iconica. Una delle storie più famose a lui attribuite narra di come salvò tre ragazze povere dal disonore fornendo loro una dote nuziale, gettando sacchi d’oro nelle loro calze appese al caminetto per asciugare.

Ma il Natale non è solo Babbo Natale. Nei racconti di Natale, troviamo anche figure meno note ma ugualmente affascinanti. Prendiamo, ad esempio, la storia della Befana, una donna anziana che la notte del 6 gennaio vola su una scopa per portare doni ai bambini italiani, ripagando i buoni con dolci e i cattivi con carbone. Questo racconto ha radici antiche, risalenti al culto pre-cristiano delle streghe e dei demoni dell’inverno, ma si è fuso nel tempo con la narrativa cristiana dell’Epifania.

Più recente, ma non meno amato, è il racconto di Rudolph, la renna dal naso rosso. Questa storia fu creata da Robert L. May nel 1939 come parte di una promozione natalizia per la catena di grandi magazzini Montgomery Ward. La storia racconta di una renna emarginata a causa del suo naso lucente, che viene poi scelta da Babbo Natale per guidare la sua slitta attraverso una tempesta di neve. Un racconto che insegna l’importanza dell’accettazione delle diversità e dell’auto-stima.

Il Natale è un momento di scambio di regali, e qui entra in gioco la storia del canto “The Twelve Days of Christmas”, un classico natalizio popolare che parla di una serie di doni sempre più bizzarri dati dalla “mia vera amore” nei dodici giorni di Natale. Nonostante le sue origini precise siano incerte e messe in discussione, la canzone e la sua serie di doni si sono ritagliate un posto nei racconti di Natale.

E chi può dimenticare il classico racconto di Charles Dickens, “A Christmas Carol”? Questa storia, ambientata nell’Inghilterra vittoriana, narra dell’avaro Scrooge che viene visitato da tre spiriti natalizi che lo portano a fare i conti con il suo passato, presente e futuro. Alla fine Scrooge capisce l’importanza del Natale e del dono della carità.

Allo stesso modo, il racconto “Il piccolo Tim”, estratto da “A Christmas Carol”, insegna a noi il valore dell’amore e della compassione attraverso la forma dell’innocenza e dell’accettazione dei limiti e delle difficoltà. Questi temi, a volte considerati difficili da affrontare, diventano più accessibili in uno stile di racconto che si presta al calore del Natale.

Ci sono anche aspetti misteriosi nei racconti di Natale, come la leggenda del pickled, o il grosso ceppo di legno che si brucia nel camino a partire dal giorno della Vigilia fino al giorno dell’Epifania in molte culture europee. Alcune famiglie inseriscono piccoli regali o dolci nel ceppo quando i bambini non guardano, aggiungendo un tocco di mistero e divertimento alla tradizione.

In tutti questi racconti, vi è sempre una lezione da apprendere, un valore da coltivare. Non si tratta solo di storie da raccontare ai bambini prima di dormire, ma di storie che possono aiutare chiunque, a qualsiasi età, a riflettere e a crescere. Insegnano la generosità, l’amore, l’umiltà, la compassione e molte altre qualità che dovrebbero essere al centro della vita quotidiana, non solo durante le feste.

Infine, come dimenticare uno dei racconti di Natale più antichi e importanti di tutti: la nascita di Gesù. Questa storia, raccontata nei Vangeli di Matteo e Luca, è la ragione stessa della celebrazione del Natale. E’ il racconto dell’arrivo del Salvatore, nato in una stalla a Betlemme. E’ la storia dell’amore divino per l’umanità, di un bambino nato per portare pace e redenzione, di pastori e re che vengono a rendere omaggio. E’ la storia che ricorda a tutti il vero significato del Natale.

I racconti di Natale, nelle loro molteplici forme, sono un prezioso patrimonio culturale. Sono veicoli di valori, insegnamenti e emozioni. Attraverso di essi, il Natale non è solo una festività, ma un evento che tocca il cuore, stimola la riflessione e riunisce le persone attraverso la condivisione di storie, esperienze e sentimenti. Mentre ci godiamo le luci, i regali, i canti e i cibi di Natale, ascoltiamo anche queste storie, ricordando il potere immenso e la profondità delle narrazioni natalizie.