Ogni anno, quando l’ultimo mese dell’anno si avvicinava, il profumo della magia impregnava le case e le strade, i cuori e le menti di tutti. E non avevamo mai dubbi circa chi era il regista indiscusso di quella magia: era il Natale, con le sue decorazioni scintillanti, le sue luci colorate e le sue melodie coinvolgenti che scaldavano il freddo di dicembre.
Quando ero bambino, amavo starmene seduto accanto all’albero di Natale, con le sue luci colorate che accarezzavano il mio viso e l’aria di casa che odorava di biscotti di zenzero e cannella, mentre mia madre leggeva ad alta voce le storie natalizie. Da allora, il periodo natalizio ha sempre mantenuto una indiscussa aura di familiarità e intimità, evocando ricordi accuratamente riposti nelle pieghe dei miei pensieri.
Un racconto di Natale che ha lasciato un’impronta indelebile nella mia memoria è quello del primo Natale con la mia adorata nonna Maria. Aveva grandi occhi cerulei e mani avvolgenti, costellate di lentiggini celesti. Era una grande narratrice, e la sua voce morbida e voluttuosa era la mia melodia preferita del Natale.
Un Natale, Nonna Maria decise di raccontarci la storia delle origini del Natale. Mi raccontò di un piccolo bambino, Gesù, nato in una piccola città chiamata Betlemme. L’arrivo del piccolo Gesù portò luce, gioia e speranza nel mondo. Questa storia, narrata dalla voce dolce e pacata della mia nonna, colorò le mie giovani menti con la magia del Natale.
Ogni racconto di Natale che ascoltavo da mia nonna era una finestra su un mondo magico e fantastico. Un anno, mi raccontò della leggenda del Pifferaio di Hamelin, che, invocando l’aiuto di un esercito di topi, salvò un intero villaggio dal male. Un’altra volta mi parlò del piccolo abete, che anelava a crescere per diventare l’albero di Natale più grande e bello. Queste storie erano permeate da costanti temi di speranza, gioia, amore e presenza divina.
E poi c’era la storia di Babbo Natale, l’iconica figura dalle guance rosse e dalla risata sonora. Nonna Maria mi raccontò di come Babbo Natale, con i suoi fedeli renne, volasse di casa in casa, di città in città, portando regali e gioia ai bambini. Non potevo fare a meno di sbirciare fuori dalla finestra prima di andare a letto la vigilia di Natale, sperando di dare una sbirciatina a Babbo Natale.
C’era anche la storia della Signora Befana, una vecchina con la scopa volante che, nella notte dell’Epifania, portava dolci ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Anche se la figura della Befana mi spaventò da principio, con il tempo imparai ad apprezzare il simbolo di riscatto e di seconda possibilità che rappresentava.
Ogni racconto di Natale che ascoltai da Nonna Maria veniva raccontato con amore e passione, decorando a più riprese l’invisibile tela del mio giovane cuore con i vivaci colori del Natale. Ogni storia era diversa, ogni storia aveva una propria personalità.
Eppure, ogni racconto di Natale aveva un comune denominatore: il tema dell’amore. Quello di una madre per il suo bambino, di un uomo per la sua comunità, dell’umanità verso il divino. Quell’amore che vede l’umanità riunirsi per festeggiare la gioia del dare, l’essenza stessa del Natale.
Le storie di Natale mi ha aiutato a capire il vero significato del Natale, che andava oltre i regali sotto l’albero e le feste scoppiettanti. Le storie erano un mezzo per ricordarci che il Natale rappresenta la celebrazione dell’amore, della famiglia, della gentilezza e dell’umanità.
Anche adesso, quando il Natale si avvicina, come ogni anno, rivivo i ricordi di quei racconti narrati dalle morbide labbra di nonna Maria. Mi siedo vicino all’albero di Natale, con le sue luci colorate che danzano sulla mia faccia e il profumo di biscotti alla cannella che pervade l’aria, mentre leggo ad alta voce le storie natalizie a mia figlia.
E in ogni racconto che leggo, mi rendo conto che il Natale non è solo una festa, ma un sentimento. È un sentimento che si infiltra in ogni casa, in ogni cuore, riempiendoli di calore e amore.
Raccontare storie di Natale è un modo per ricordarci il motivo per cui festeggiamo il Natale, per rafforzare i legami familiari e per instillare nelle giovani menti i valori dell’amore e della gentilezza. E in ogni racconto di Natale, si può trovare un pezzo di noi stessi, delle nostre speranze, dei nostri sogni, del nostro amore. Ecco perché, ogni anno, appena arriva dicembre, non vedo l’ora di aprire il mio libro dei racconti di Natale per iniziare un altro viaggio magico nel mondo del Natale.