Il mistero del Natale

Il mistero del Natale. L’espressione più alta e matura del mistero del Natale, della “Parola come Bambino” (H. U. von Balthasar) è riscontrabile all’inizio del quarto Vangelo. Nel cosiddetto ‘prologo di Giovanni’. “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il … Continua la letturaIl mistero del Natale

Il mito del Natale

Il mito del Natale. Il Natale ha ben poco in comune con le concezioni mitiche, anzi: in virtù d’esso si realizza quella distinzione che la Rivelazione compie, la distinzione fra ‘eone antico’ e ‘eone nuovo’ – così la descrive Hòlderlin. Il mistero della sua origine … Continua la letturaIl mito del Natale

La teologia del Natale

La teologia del Natale. Crediamo si possa riflettere il significato teologico di questo “sole che sorge” (cf. Le 1, 78), di questo Messia che il concilio Vaticano II, riprendendo il profeta, chiama proprio «luce delle genti» (Lumen gentium, n. 1; cf. Is 49, 6). In … Continua la letturaLa teologia del Natale

L’adorazione dei magi

L’adorazione dei magi. Nel vangelo di Matteo non sono i pastori ad adorare il bambino, bensì i magi, gli astrologi, gli interpreti dei sogni, gli uomini provenienti dall’Oriente, da lontano, i rappresentanti dei pagani. La tradizione ha visto in essi dei re. Essi sono tre … Continua la letturaL’adorazione dei magi

La rivelazione

La rivelazione. Di ciò che i pastori di Betlemme avevano da dire alla gente, potevano e dovevano meravigliarsi realmente non solo alcuni, ma tutti. Essi avevano due cose da comunicare e lo stupefacente, per tutti coloro che udivano, era nel rapporto esistente fra queste due … Continua la letturaLa rivelazione

L’annuncio ai pastori

L’annuncio ai pastori. Il linguaggio di Luca 2,9-14, il brano centrale del vangelo del Natale, è pienamente lucano ed evidentemente kerygmatico (cioè al servizio della predicazione). “La gloria del Signore li circondò (i pastori) di luce ed essi furono presi da gran timore”. ‘Gloria’ è … Continua la letturaL’annuncio ai pastori

L’uomo moderno

L’uomo moderno. Ammesso che un uomo moderno, vivente nel nostro tempo creda, il conforto e il comando da lui ricevuti senza tanta apparenza, con altrettanto scarsa vistosità, ma con vera certezza dovrebbero consistere nella concessione e nel comando di passare, in modo del tutto alieno … Continua la letturaL’uomo moderno

Credere: perché farlo?

Credere. Concepito per opera dello Spirito Santo, nato da Maria Vergine », per far riconoscere il prodigio dell’amore, che trova il fondamento in se stesso e perciò non verrà mai meno? Le frasi in questione fanno parte, come tutti ammettono, dei princìpi più screditati del … Continua la letturaCredere: perché farlo?